In questi giorni avrete sentito sicuramente parlare dello “slowgate“: il sistema di Apple che di fatto rallenta gli iPhone negli smartphone con batteria usurata; questo per evitare che il device si spenga durante la giornata. In alcune nazioni come la Francia, è già stata avviata una class action che denuncia Apple per obsolescenza programmata; mentre negli Stati Uniti è stata pubblicata una lettera di scuse.
Sicuramente la comunicazione di Apple, relativa alla batteria, è stata gestita in modo inappropriato e questo ha permesso facili fraintendimenti. Apple dichiara che non ha mai preso in considerazione l’obsolescenza programmata, ma anzi, ha cercato di garantire il supporto anche a device più “datati” (basti pensare che ancora l’iPhone 5 S è supportato ed è un prodotto di 5 anni fa).
Apple ha quindi deciso, per togliere ogni dubbio, di rilasciare una guida dove analizza il ciclo delle batterie e relativo limite chimico relativo alla struttura.
Con l’introduzione di iOS 10.2.1 e versioni successive, è stato integrato un sistema di gestione dell’energia che ha come obiettivo principale l’evitare lo spegnimento improvviso durante la giornata del device. Questo per ottimizzare le performance e quindi aumentare l’autonomia della batteria.
A tal proposito la società di Cupertino ha deciso di abbassare notevolmente il costo di sostituzione delle batterie da 79$ a 29$ fino al termine del 2018 (molto probabilmente il costo in Italia sarà di 39 euro).
Ma perchè questo ribasso fino al termine del 2018?
Pare che durante il 2018, in iOS verrà introdotto un sistema che permetterà all’utente di sapere lo stato di salute della batteria del proprio device (già alcune applicazioni presenti in App Store effettuano un servizio analogo ndr).
Non ci rimane che attendere.